Tra gli ulivi svetta il campanile della chiesa di San Marco, di origine quattrocentesca, abbellito nel 1783 durante il rifacimento condotto dall'architetto Carrega, che riorganizzò in un'unica navata lo spazio interno e aggiunse stucchi ornamentali, oltre che sul campanile, anche sulla facciata. All'interno sono conservate una statua della Madonna del 1645 e due quadri del Martinelli. Uscendo dalla chiesa è sufficiente fare qualche passo per incontrare l'oratorio di San Giovanni, che ebbe per molto tempo funzioni di Priorato. La coltivazione degli ulivi e la produzione dell'olio sono da sempre le principali risorse economiche del territorio: un tempo erano molti i frantoi attivi nella zona. Anche la modernissima sala congressi polivalente è stata realizzata recuperando la struttura di un antico frantoio del XV secolo. La bellezza delle colline può essere apprezzata durante le escursioni per Torre Paponi, il monte Faudo e altre località vicine